La Libertà sul Sauro destrier de la Canzone
La composizione del gruppo statuario, il primo a essere terminato (il bozzetto nel 1911, il marmo nell'agosto 1923) si ispira al lungo epodo carducciano Avanti! Avanti! (1872-1873).
Il poderoso sauro, che rappresenta lo slancio creativo del poeta, convive con tre figure femminili. È cavalcato dalla Libertà, ideale assoluto nella poetica di Carducci, effigiata da un'amazzone desiderosa di combattere. Ma il suo galoppo impetuoso è moderato a sinistra dal Ritmo, a destra dalla Rima. La fantasia evocatrice e la disciplina della tecnica. Se il corpo personificante il Ritmo, slanciato verso il cavallo, quasi lo incita con il balzo rasente e lo sguardo impaziente a correre sempre più veloce, d'altro canto, la Rima non fissa il sauro, bensì la «Libertà» con un movimento che sembra un «desiderio di abbracci» (Cozzani).
È una corsa scatenata, «messa in rilievo dai tessuti, dai panneggi che tecnicamente assicurano la statica del gruppo, ma che, soprattutto, vogliono affermare tramite l'uso di una formula di maniera tra barocco e liberty la bellezza della velocità» (Simbula).