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copertina di Casa Carducci

La casa, con gli arredi e le suppellettili originali, è quella dove Giosue Carducci ha abitato dal 1890 fino alla morte (1907) raccogliendo e organizzando un cospicuo patrimonio di memorie e di cultura.

Casa Carducci cura e promuove la conservazione, la fruizione pubblica e lo studio dell’archivio letterario dello scrittore, nonché la valorizzazione della dimora storica, della casa museo e del giardino monumentale che la circonda.

Dal 1996 Casa Carducci si è aperta alla vicenda della scrittura novecentesca e contemporanea, accogliendo librerie e archivi di studiosi e intellettuali attivi a Bologna e di significativo valore per la cultura letteraria italiana.

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Avvisi

In primo piano

L’uomo e il poeta, Giosuè Carducci

L’istituzione, Casa Carducci

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Patrimonio
La biblioteca carducciana Insieme con le opere di e su Carducci che costituiscono l'ambito di specializzazione, i principali filoni della collezione di oltre 40.000 unità bibliografiche tra volumi, opuscoli, estratti, periodici, stampati vari, tesi di laurea sono: la letteratura italiana (secoli XIV-XIX), di cui sono rappresentati tutti i generi; la letteratura straniera (francese, inglese, tedesca) specie dell'Ottocento; la letteratura latina; la filologia italiana e romanza; la storia italiana dal XVIII al XIX secolo; la storia delle istituzioni culturali italiane dell'Ottocento; la politica e la storia della politica e dell'ideologia del secolo XIX; l'archeologia e la storia dell'arte.
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Cataloghi e inventari
Per consultare il patrimonio documentario di Casa Carducci sono disponibili,in relazione alla tipologia dei materiali, diversi strumenti di ricerca.
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La storia dell'edificio
«Oggi ho ammirato la mia nuova casa» scriveva Giosuè Carducci il 26 aprile 1890 all’amico fraterno Giuseppe Chiarini.La nuova abitazione, presso le Mura di porta Mazzini al n. 4, era stata scelta dal poeta-professore sia per la posizione solitaria, quasi in campagna allora, lontana dal frastuono cittadino che lo aveva alquanto infastidito, quando alloggiava in un quartiere del più nobile palazzo Rizzoli in strada Maggiore nel centro storico, sia per il suo assetto comodo e spazioso ben adatto ad accogliere una raccolta libraria che intorno al 1880, fra acquisti scambi e doni, era cresciuta a dismisura contando più di trentamila unità bibliografiche.L’edificio, situato fra porta Mazzini e porta Santo Stefano, ha una storia antica.
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Da casa a museo
A innalzare la dimora in cui Giosue Carducci trascorse gli ultimi diciassette anni della sua vita a monumento nazionale è stata Margherita di Savoia.